La malattia parodontale (o parodontopatia) colpisce l’80% dei cani ed il 70% dei gatti, già a partire dai 2-3 anni di età.
Viene a colpire il parodonto, ovvero l’insieme delle strutture che sostengono il dente: osso alveolare, legamento periodontale, gengiva e tutti i vasi ed i tessuti associati.
Riconosce due stadi successivi: la gengivite e la parodontite.
La gengivite è uno stato reversibile di infiammazione della sola gengiva, causata dalla presenza dei batteri della placca. La si può prevenire con un’adeguata profilassi dentale che passa anche attraverso la quotidiana pulizia dentale.
La parodontite è lo stadio successivo ed irreversibile, nel quale l’infiammazione arriva a coinvolgere le strutture che sostengono il dente.
Una delle principali cause della parodontopatia è, quindi, l’accumulo di placca.
La placca è un biofilm costituito principalmente da batteri del cavo orale, immersi in una matrice di glicoproteine della saliva. La pulizia quotidiana della cavità orale con spazzolino e dentifricio è in grado di rimuovere completamente la placca.
La mineralizzazione della placca forma il tartaro. Questo processo può avvenire anche già dopo 24-48 h dal deposito della placca, per questo motivo è fondamentale la pulizia quotidiana dei denti per la rimozione della placca. Il tartaro in sé non rappresenta una causa di parodontopatia; tuttavia, favorisce l’ulteriore accumulo di placca. La rimozione del tartaro può essere effettuata solo chirurgicamente, mediante detartrasi.
L’accumulo di batteri all’interno della placca dà il via ad un quadro di infiammazione, che inizialmente coinvolge solo la gengiva. Il perpetuarsi di questa condizione determina poi l’estensione alle strutture di sostegno del dente (osso alveolare, legamento periodontale) con conseguente sviluppo di retrazione gengivale e formazione di tasche gengivali.
Nella fase finale si arriva alla perdita del dente.
La parodontopatia può avere anche dei risvolti sistemici, soprattutto se i batteri riescono ad entrare nella sangue dando luogo a delle batteriemie, con coinvolgimento anche di altri organi, quali cuore, reni e fegato.
La gestione della parodontopatia si basa sia sulla profilassi che sul trattamento.
PROFILASSI
Il più importante ed efficace metodo di prevenzione delle patologie orali consiste nell’igiene orale quotidiana. La spazzolatura meccanica con spazzolino e dentifricio dedicati è l’unico metodo che consente di rimuovere completamente la placca dentaria, permettendo la risoluzione della gengivite.
E’ importante abituare i nostri animali fin da piccoli alla procedura, premiandoli ed associando la pulizia ad un momento di gioco.
La placca può mineralizzare in tartaro già dopo 24 ore, la pulizia andrebbe quindi eseguita almeno una volta al giorno. La pulizia si esegue dopo i pasti, avendo cura di pulire con lo spazzolino tutta la superficie dei denti. Se il soggetto non è tollerante all’uso dello spazzolino, si possono utilizzare, in alternativa, degli specifici fingerbrush. Non si consiglia l’uso di dentifricio umano, a causa della presenza di fluoro.
L’utilizzo di alimenti specifici e stick dentali hanno un beneficio nel mantenere la salute dentale, riducendo la quantità di deposito dentale, ma non sono efficaci quanto la pulizia quotidiana con spazzolino. Quindi, vanno sempre associati alla pratica di spazzolatura giornaliera.
TRATTAMENTO
La pulizia professionale si rende necessaria qualora sia già presente del tartaro, ma anche periodicamente, come coadiuvante della profilassi casalinga. Si esegue quindi l’ ablazione del tartaro presente mediante diverse metodiche. In caso di eccessiva mobilità dei denti, si esegue la loro estrazione.
L’ablazione del tartaro è una procedura che và effettuata in anestesia generale, esiste una pulizia “estetica” ad ultrasuoni, ma non arrivando a livello sottogengivale non protegge dalle cause che determinanano instabilità dentale.
Prima di sottoporre l’animale alla procedura è sempre bene eseguire un check up ematologico ed una valutazione cardiologica.
È da tenere presente che la detartrasi non risolve il problema dell’accumulo di placca. Anche dopo la pulizia professionale, quindi, è assolutamente necessario mantenere l’abituale pulizia quotidiana a casa per contrastare il continuo deposito di placca.
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