L’anagrafe regionale canina è stata istituita fin dagli anni 90.
Inizialmente i nostri animali venivano identificati tramite un tatuaggio, attualmente questa pratica è stata sostituita dall’ applicazione di un microchip.
Il microchip è un semplice dispositivo elettronico di forma cilindrica che non emette nessun tipo di onda, grande pressappoco quanto un chicco di riso, rivestito di materiale biocompatibile, che viene inserito sottocute dal veterinario attraverso una speciale siringa sterile monouso sotto a livello di collo o spalla sinistra.
In Italia, è vietato detenere, cedere, vendere o regalare CANI, senza che, questi, siano provvisti di regolare microchip, ai sensi dell’ ordinanza 06.08.2008, G.U. 20.08.2008; tale registrazione deve avvenire entro 15 giorni dall’entrata in possesso dell’animale o entro i primi 2 mesi di vita del cucciolo.
Una volta inserito il microchip l’animale viene iscritto alla banca dati dell’ Ats regionale, ed è fondamentale farsi rilasciare i documenti certificanti questa iscrizione, ogni volta che ci sarà una variazione dei dati rispetto a quanto dichiarato al momento dell’iscrizione è bene avvisare il Veterinario autorizzato per modificare l’anagrafica (cessione, cambio di residenza, di numero telefonico, decesso).
Il microchip è l’unico modo per certificare che l’animale è di nostra proprietà, ed è fondamentale in caso di smarrimento perché è correlato ai nostri dati.
Il microchip è anche obbligatorio per chi vuole viaggiare con il proprio animale all’estero, anche in Europa (è consigliato informarsi qualche mese prima su cosa è richiesto per il viaggio nei vari paesi di destinazione).
Dato che al momento la banca dati è regionale consigliamo a chi dovesse spostarsi temporaneamente fuori regione di applicare anche altri segni di riconoscimento immediati (es. medaglietta), sperando che questo sistema venga aggiornato al più presto.
L’identificazione tramite chip è un’arma fondamentale per contrastare in maniera efficace l’abbandono e il randagismo canino: se l’animale ha il microchip è possibile risalire più facilmente ai dati del proprietario e questi difficilmente lo abbandonerà, perché, così facendo, rischierebbe una denuncia (che potrà sfociare anche nel penale). A questo proposito ricordiamo che in caso non trovaste il vostro amico è necessaria una denuncia tempestiva alle autorità per evitare una eventuale indagine per abbandono.
Ed i gatti?
Anche per i gatti per potere andare all’Estero è obbligatoria l’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione: per legge se il vostro gatto deve espatriare deve avere microchip e passaporto europeo (Regolamento 998/2003) rilasciato dai servizi veterinari della Asl competente per territorio.
Anche per i felini ci si sta muovendo per una identificazione obbligatoria che faciliti il ritrovamento dei nostri amici pelosi e la tutela giuridica degli stessi.
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