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UN INCUBO CHIAMATO GIARDIA!

UN INCUBO CHIAMATO GIARDIA!

La Giardia è un parassita intestinale estremamente diffuso. Può infestare l’intestino sia del cane che del gatto, determinando sintomi più o meno evidenti, anche gravi.

La giardiasi è una parassitosi causata dal flagellato intestinale Giardia duodenalis, protozoo cosmopolita di numerose specie di mammiferi, sia domestici (cane, gatto, ovini, bovini, ecc.) che selvatici. 

La Giardia ha due forme biologiche, il trofozoite, che vive nell’intestino dell’ospite nutrendosi e riproducendosi asessualmente, e la cisti, che viene emessa con le feci dell’ospite ed è necessaria per la trasmissione del parassita.

La trasmissione della Giardia è di tipo oro-fecale, dovuta alle cisti del parassita che, emesse con le feci dell’ospite, rimangono vitali nell’ambiente per lungo tempo, in attesa di essere ingerite da un nuovo ospite. 

Il contagio può avvenire per contatto diretto con un ospite infetto (cisti possono essere presenti sulle mani di una persona o sul pelo di un cane) o con l’ambiente da esso frequentato e contaminato (es. il suolo di un giardino in cui viva un cane infetto), o per ingestione di cisti presenti nelle acque o su alimenti di origine vegetale utilizzati crudi.

Essendo Giardia duodenalis in grado di parassitare numerose specie di mammiferi, la trasmissione zoonotica tra animali ed uomo è possibile. Tuttavia gli animali domestici come cani, gatti e bovini sono spesso parassitati da ceppi specie specifici, non in grado di infettare l’uomo. 

I ceppi umani sono invece tutti zoonotici ed in grado di infettare numerose specie di mammiferi (es. cani, gatti, scimmie, ecc.).

L’infezione da Giardia può essere asintomatica, ma generalmente la parassitosi si manifesta con diarrea intermittente, feci particolarmente maleodoranti con muco, vomito, crampi addominali, gonfiore e flatulenza. 

Nel cane sono frequenti casi di infezioni totalmente asintomatiche.

Un animale parassitato può eliminare ogni giorno con le feci migliaia di cisti di Giardia, in grado di rimanere infettive per mesi se si trovano in un ambiente idoneo, come per esempio un giardino ombroso. Le cisti possono essere presenti anche sul pelo del nostro pet. 

La principale misura preventiva nei confronti di un parassita di questo tipo è l’osservanza delle normali norme igieniche: lavare le mani con frequenza, raccogliere le deiezioni e detergere bene l’area perinatale del nostro animale. 

Nel caso in cui la giardiasi sia stata diagnosticata al nostro animale domestico, queste norme devono essere applicate rigorosamente e bisogna prestare la massima attenzione per limitare la fecalizzazione ambientale raccogliendo le deiezioni e detergendo rigorosamente l’area perianale. 

È fondamentale impedire al cane di mangiare le proprie feci e quelle di altri cani.

E’ raccomandato pulire gli ambienti contaminati dalle feci con prodotti disinfettanti.

Giardia duodenalis è uno dei parassiti più frequentemente diagnosticati nei cani, siano essi padronali o di canile. 

Negli ultimi anni la sua diffusione in quest’ospite sembra essere in aumento, tuttavia si potrebbe trattare di un aumento apparente, legato in realtà ad un’accresciuta attenzione dei veterinari nei confronti di questo parassita. 

L’alta fecalizzazione ambientale tipica dei canili e la coprofagia di alcuni cani favoriscono senz’altro la trasmissione e la diffusione di questo protozoo. 

I cani sono per lo più parassitati da un ceppo specie specifico, ma possono infettarsi anche con i 2 ceppi zoonotici A e B. 

I casi di giardiasi nel gatto sono molto più rari, fondamentalmente grazie all’innata “pulizia” di quest’ospite.

La giardiasi nel cane deve essere sospettata in caso di diarrea, anche intermittente, particolarmente maleodorante. 

La sintomatologia è di solito più grave nei cuccioli ed in generale in quei soggetti il cui sistema immunitario è compromesso (Es. animali debilitati, anziani e in quelli che soffrono di altre patologie concomitanti).

La diagnosi si effettua con un esame a fresco o con un test ELISA su campioni di feci, in grado  di mettere in evidenza gli antigeni presenti in esse.

Esistono dei farmaci specifici, prescrivibili eventualmente dal Medico Veterinario, in grado di debellare l’infestazione. La ricomparsa del parassita è frequente, nonostante il loro utilizzo.

La somministrazione di prebiotici e probiotici per nutrire i microorganismi intestinali è un validissimo supporto terapeutico.

Debellare questo parassita può non essere semplice, a causa della sempre maggior frequenza di ceppi resistenti ai più comuni farmaci. 

In generale, può non essere sufficiente un unico ciclo di trattamento ed è altamente consigliato un controllo post trattamento, per verificare se il parassita sia stato effettivamente eliminato.